Villa Albani Torlonia, con le sue collezione, le fontane, sculture, scalinate ed affreschi e, dalla parte opposta del giardino all’Italiana, l’emiciclo del Kaffeehaus, è una sublime testimonianza dello stile di passaggio tra il Rococò ed il Neoclassicismo, per cui Roma era divenuta meta privilegiata del Grand Tour. La Villa fu realizzata a metà del XVIII secolo, dall’architetto Carlo Marchionni, secondo un progetto fortemente influenzato da figure di rilievo tra cui: Giovanni Battista Nolli, Giovanni Battista Piranesi e Johann Joachim Winckelmann per ospitare la prestigiosa raccolta di antichità, curata da quest’ultimo, del cardinale Alessandro Albani, nipote di papa Clemente XI. L’iscrizione a lettere in bronzo sulla facciata ne racconta la storia: «Alexander Albani vir eminentissimus instruxit et ornavit / Alexander Torlonia vir princeps in melius restituit» (L'eminentissimo Alessandro Albani costruì e adornò / il Principe Alessandro Torlonia restaurò ed abbellì).